IL MONDO DEGLI EXCHANGE

Solo piattaforme di detenzione e scambio di criptovalute o veri e propri conti digitali? COS’E’ UN EXCHANGE Insieme alla diffusione delle criptovalute nel mondo si è assistito di pari passo alla crescita ed evoluzione dei Cripto Exchange o portafoglio digitali poiché utilizzati come deposito e mezzo di scambio. In sostanza si parla di piattaforme digitali sottoforma di app o siti web che fungono da home banking per asset digitali. Inizialmente erano utilizzati solamente per depositare moneta FIAT ed effettuare acquisti e scambi di criptovalute senza però un utilizzo di queste nella quotidianità delle spese comuni. Oltre a fungere da conto hanno anche sezioni di trading, alcuni con funzionalità molto avanzate per traders esperti. TIPOLOGIE PIU’ DIFFUSE Si distinguono due tipologie di exchange: i CEX (centralized exchange) e i DEX(decentralized exchange). Indirizzarsi verso una tipologia piuttosto che un’altra dipende molto dal grado di conoscenza delle criptovalute e dall’obiettivo personale. Ad ogni modo l’approccio più semplice è bene costituisca il punto di partenza per poi sviluppare competenza ed esperienza tale da poter essere in grado di effettuare un upgrade. CARATTERISTICHE DEI CEX O CENTRALIZED EXCHANGE Possedere uno o più CEX all’interno del proprio cellulare o computer prevede che venga effettuata una registrazione dei propri dati personali in maniera piuttosto dettagliata con tanto di documento di identità e tipologia di impiego oltre allo scopo dell’utilizzo della piattaforma stessa. Tutto questo iter, apparentemente lungo e burocratico, rientra nella verifica dell’identità della persona o KYC (know your costumer) che andrà ad utilizzare i servizi dell’exchange il quale, in conformità con le norme sull’Antireciclaggio, è tenuto a conservare i dati sensibili dei suoi clienti. Tutti gli exchange considerati conformi all’utilizzo hanno l’obbligo di richiedere il KYC ai propri utenti. Questo perché si parla di centralizzazione e monitoring da parte di organizzazioni preposte. CEX: PRO E CONTRO Da qualche anno è stato inserito nella maggior parte un servizio di spesa attraverso carte di debito o prepagate: queste permettono di spendere criptovalute negli esercenti pubblici, per acquisti online, ma anche per il ritiro di contanti agli ATM a tassi contenuti. Sono i più utilizzati dai neofiti di questo settore e aspramente criticati dai puristi poiché il principio alla base delle criptovalute consiste proprio della decentralizzazione, dall’assenza quindi di controllo dei movimenti e delle transazioni effettuate. Altra critica viene mossa sulla tematica dei possibili crolli con conseguente perdita di fondi, esattamente come per le banche, accaduti più volte anche da parte di famosi exchange mondiali. CARATTERISTICHE DEI DEX O DECENTRALIZED EXCHANGE I DEX per contro non prevedono una registrazione dell’utente in base alle sue generalità e dati personali, ma si muovono direttamente in correlazione alla Blockchain e alle sue regole universali, non subordinate ad alcun tipo di organizzazione esterna o interazione umana. DEX: PRO E CONTRO I contro nell’utilizzo dei questi ultimi consistono nella difficoltà di esecuzione di certe azioni interne come scambi, acquisti ecc. sommato all’impossibilità di deposito di moneta FIAT tramite la quale acquistare l’asset desiderato. Non vi è alcuna tutela del consumatore per eventuali problematiche sopraggiunte né servizio clienti che possa rispondere a domande o dubbi. Non hanno un servizio di carte di debito o prepagate che possano rendere fruibili le criptovalute per le spese. Tuttavia la velocità e la scambiabilità di qualsiasi token fanno dei DEX un ottimo strumento per esperti e utilizzatori abituali. per saperne di più clicca il pulsante qui sotto

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CHE COS’E’ UNA CRIPTOVALUTA

Tutto quello che c’è da sapere su di un argomento chiacchierato da tanti ma realmente conosciuto da pochi: che cos’è, qual è il suo utilizzo, dove si acquista e perché è ritenuto un Asset di valore. Le Generalità La criptovaluta è una moneta digitale, il cui scambio e utilizzo sono regolati da un grande libro maestro chiamato Blockchain o “catena di blocchi” che gestisce transazioni criptomonetarie su scala mondiale. Esattamente come le monete FIAT utilizzate in tutto il mondo, ha un suo mercato interno ed è possibile essere acquistata e venduta in portafogli digitali chiamati EXCHANGE. La Grande Fomo L’interesse per la criptovaluta ha trovato negli ultimi anni grandi riscontri dopo notizie ed articoli ad essa dedicate in cui si parla di persone che acquistando una di queste ne hanno tratto grosse somme di denaro apparentemente quasi per magia. Il settore criptovalutario si distingue in particolar modo per la sua non tracciabilità di movimento, in parole povere, non è dato sapere chi ha inviato del denaro a chi, cosa per la quale, la sua nascita ha dato luogo a diverse attività fraudolente nell’ambito del reciclaggio di denaro e della nascita di sitemi PONZI nei quali i consumatori che aderivano, grazie all’arruolamento “assassino” di amici, parenti e conoscenti arricchivano il proprio portafoglio digitale in tempi brevissimi. La sua regolamentazione ufficiale infatti, è ancora ad oggi nebulosa, poiché vi è l’impossibilità degli organi di controllo di un preciso rintracciamento delle transazioni effettuate. Criptovaluta come Asset Digitale In sostanza la criptovaluta rappresenta un Asset più che redditizio ed è paragonabile a beni come oro, immobili, azioni ecc. ma poiché una minima parte della popolazione mondiale ne fa concretamente uso, se ne parla poco ed è spesso demonizzata. Ciò che non viene palesemente rivelato è che le stesse banche e grandi fondi d’investimento ne fanno largo uso, determinando così il prezzo di molte criptovalute esistenti sul mercato, tra cui le più capitalizzate ossia Bitcoin ed Ethereum. E’ senza dubbio un mercato volatile, soggiogato dal potere delle grandi BALENE della finanza, ma che in molti paesi rappresenta una fonte importante di arricchimento grazie ad attività come quella del trading. La sua Utilità Le criptovalute vengono costudite negli exchange che rappresentano dei veri e propri conti virtuali nei quali è possibile acquistare, vendere e scambiare criptomonete. Molti sono dotati anche di prepagate o carte di debito con le quali possono essere spese per effettuare acquisti online, ritiri di contanti all’ATM piuttosto che in esercenti fisici a tassi modici. Rivalutazione e Normative Chi ha acquistato Bitcoin nel 2009 ha sicuramente assistito ad un aumento del suo controvalore in acquisto di molteplici zeri, cosa per cui in molti che si sono trovati in questa condizione e se ne sono dimenticati col passare degli anni, si sono ritrovati con portafogli di entità strabilianti La legge in merito è ancora poco chiara e le criptovalute stanno subendo dei controlli più accurati, così come i portafogli dove sono detenute e i loro proprietari. Le plusvalenze derivanti dalla possessione o trading di criptovalute vengono ad oggi tassate, così come vanno dichiarati gli Exchange da chi li possiede. Avvertenze all’ Uso E’ una realtà tanto pericolosa quanto remunerativa, cosa per cui prima di addentrarcisi sarebbe bene documentarsi e capire le sue dinamiche interne. Ad oggi molte persone si proclamano formatori ed esperti conoscitori del sistema per poi rivelarsi dei truffatori che propongono investimenti a detta loro sicuri e che permettono di diventare ricchi in tempi da record. Nella vita i grandi risultati si ottengono con impegno e tempo, cosa per cui è consigliabile affidarsi a chi possieda uno storico nel settore e che soprattutto vi informi circa i rischi verso i quali si può incorrere. Se si dice che chi non risica non rosica, anche per le criptovalute è valida la stessa massima, se usate con coscienza di causa e l’ausilio di professionisti certificati. per saperne di più clicca il pulsante qui sotto

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I BROKER E LE PIATTAFORME DI TRADING

Come distinguere le diverse tipologie in base alle loro caratteristiche primarie. I Broker Forex Un broker nell’accezione più conosciuta del termine è un intermediario che lavora da dipendente presso un’azienda che propone investimenti ai suoi clienti. Lavora non con i propri ma con il denaro dei clienti stessi e demanda a terze parti il compito di prendersi la responsabilità del buon esito o meno del capitale affidato loro. In questo caso tuttavia andremo a prendere in considerazione non i broker finanziari, ma i broker nel mercato FX (o FOREX). Questo non ha una sede fisica di negoziazione, è una rete mondiale di computer che collega tutti i partecipanti al mercato fra loro. L’accesso al mercato forex può avvenire solo attraverso la figura di un broker. I broker Forex costituiscono delle vere e proprie piattaforme digitali, nelle quali possono accedere e operare non solo traders professionisti ma anche chi è alle prime armi e vuole affacciarsi ad un nuovo modo di mettere al lavoro il proprio denaro. In sostanza i broker forex hanno il compito di fornire l’accesso al mercato mettendo a disposizione il proprio software di trading, costudire il denaro dei trader o di chiunque operi nella piattaforma. Le tipologie Esistono diverse tipologie di broker: il Market Maker (non possiede liquidità interna, ma ne acquista dai grandi fornitori per poi rivenderle ai clienti al dettaglio sottoforma di pacchetti di dimensioni tali da soddisfare i loro conti ridotti, in sostanza si crea un mercato parallelo dove è il broker stesso a scommettere contro l’utilizzatore), l’ STP o Straight_Through Processing (vengono utilizzati da traders professionisti che sono avvezzi a scontrarsi nei mercati reali interbancari, qui il prezzamento e l’esecuzione sono effettuati dalle grandi banche che fungono da fornitori di liquidità) e l’ECN o Electronic Communications Network (possono anche girare gli ordini dei loro clienti al mercato interbancario, ma non necessariamente li incanalano  verso i fornitori di liquidità, tutti i broker ECN sono broker STP, ma non tutti i broker STP sono broker ECN). Oltre alla tipologia preferita in base alle esigenze, le valutazioni su quale broker scegliere per operare dipendono da diverse variabili, che rendono affidabili o meno i loro software e piattaforme connesse. Licenze e “Black list” I broker devono possedere licenze specifiche per operare e non tutte queste licenze fanno in modo che utenti da qualsiasi parte del mondo possano usufruirne; le più conosciute sono la SEC (americana), la CONSOB (italiana), la CySEC (cipriota) e l’FCA (inglese). Perciò prima di fare una registrazione e iniziare a tradare, accertatevi che il vostro paese di residenza permetta l’utilizzo della piattaforma facendo ricerche sulle licenze acquisite. In aggiunta dedicate del tempo anche a capire dove sia la residenza fiscale del broker selezionato: molti hanno luogo in paradisi fiscali, potenzialmente rischiosi per il vostro capitale. Come ultimo punto, parliamo della rinomata “LISTA NERA” dei broker, ossia broker che sono stati inseriti in un registro specifico che li enumera come rischiosi, perché non in linea con i parametri fondamentali. Avvertenze all’uso Tutte le specifiche riguardanti i diversi broker esistenti attualmente sono solitamente verificabili nella loro piattaforma a fondo pagina del loro sito web o all’interno dei documenti che vengono resi consultabili nell’apposita sezione, in alternativa, potete contattare l’assistenza clienti o fare ricerche su Internet. Nella maggior parte dei casi, i broker hanno interesse a far utilizzare i propri software a qualsivoglia persona che inserisca del denaro da tradare, questo perché, esattamente come il Casinò, non perde mai, tenetelo sempre a mente!   per saperne di più clicca il pulsante qui sotto

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IL MERCATO DEL TRADING

Ad oggi rappresenta una delle modalità più redditizie per far accrescere capitali nel mondo. I fondamentali nel trading Il mercato del trading ha un’applicazione molto vasta, considerando che parliamo sempre di trading all’avvenire di una compra-vendita, associabile quindi ad ogni settore economico: da quello tecnologico, a quello delle azioni, dall’immobiliare a quello delle valute. Senza dubbio la prerogativa principale da considerare per rendere l’investimento proficuo è comprare quando il prezzo è basso e vendere quando è alto. Sembra scontato dirlo, ma nei neofiti è frequente vedere applicare proprio il principio contrario. Spesso viene citata una frase molto breve ma coincisa che descrive ineccepibilmente la filosofia del perfetto trader: “Buy on rumors, sell on news”. L’importanza dell’ Informazione Il suo significato ricopre un ruolo importantissimo nel trading perché sottolinea l’importanza dell’informazione e della ricerca costante non solo inerente al mercato scelto, ma anche più in generale sulle vicende del Mondo e dei suoi personaggi di spicco. La citazione fa riferimento anche alle tempistiche con le quali si ottengono le informazioni: infatti quando si sente parlare di un Asset in modo incalzante da vari Mass Media, non siamo più di fronte ad un’opportunità, ma davanti ad un ciclo profittevole già concluso per chi ha colto la soffiata al momento giusto. Facciamo un esempio pratico su quello che si intende per “vicende del Mondo” e di “personaggi di spicco”; tutti conosciamo bene la data della comparsa del più discusso virus degli ultimi tempi, ossia il Corona Virus o Covid-19, definito anche “Il Cigno Nero della finanza”, che sappiamo aver portato inevitabilmente dei dissesti più che invadenti nell’economia spiccia, di conseguenza anche nei mercati mondiali più floridi; mentre se pensiamo ad uno dei Grandi dell’economia attuale di certo non ci riferiamo al nostro vicino di casa, sempre che non sia Warren Buffet o Elon Musk. Questi ultimi uniti a grandi aziende, istituti di credito e fondi istituzionali rientrano nel macrogruppo delle cosiddette “BALENE”, così chiamate perché detentori di grandi capitali in grado di influenzare positivamente o negativamente i Mercati, incalzando impennate verso l’alto o crolli devastanti. Una cosa è certa: a loro non piace perdere. L’ Applicazione Per riassumere, se ciò che è stato citato finora sembra complicato, non impossibile ma di certo complicato, non è nulla rispetto a tutti gli altri fattori da considerare nel trading. Per questo, prima di intraprendere questo sentiero tortuoso, chiediamoci se preferiamo studiare e capire le dinamiche che si nascondono sotto la materia o se affidarci a qualcuno di competente che possa alleggerirci dall’oneroso e rischioso compito. per saperne di più clicca il pulsante qui sotto

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COME DIFFERENZIARE E RENDERE REDDITIZIO IL TUO CAPITALE

Quello del denaro è un gioco, ma come in ogni partita è importante saper sfruttare al meglio le proprie mosse per portare le carte a nostro favore. La Diversificazione Come gestire il proprio capitale all’interno della sfera dell’investimento finanziario? La risposta che garantisce i risultati più efficaci è sicuramente la DIVERSIFICAZIONE. Spesso si ha denaro da investire ma non si sa da dove cominciare, a chi affidarsi o come ridurre al minimo il rischio. Gli Asset Per potersi affacciare con risvolti ottimali in questo campo bisogna valutare quali sono le migliori opportunità sul mercato in base alle proprie esigenze in fatto di tempistiche e utili ipotetici percepiti. Solitamente ci si rivolge agli istituti bancari proprio per evitare di commettere “passi falsi” in un settore altamente complesso e rischioso. Le tipologie di investimento più conosciute e proposte possono essere Titoli di Stato, Obbligazioni, Piani Individuali di Risparmio, Accantonamenti pensionistici e così via, ma esistono molti altri mercati da sfruttare per gestire il proprio capitale; potremmo considerare il Trading (autonomo o gestito da Traders professionisti), il settore del Mercato Immobiliare (magari in paesi in via di sviluppo con prezzi ancora sotto soglia, per risultati maggiori), l’Oro fisico (considerato ormai da tempo bene di rifugio data la sua scarsità in quanto risorsa naturale non rinnovabile), per i più audaci anche il Mercato delle Criptovalute rappresenta un’efficace risorsa (ancora poco conosciute e utilizzate, ma con un grandissimo potenziale di redditività). La Gestione del Rischio Queste sono solo alcune delle possibilità di diversificazione alle quali ci si può approcciare: ma perché affacciarsi a più realtà e non lasciare che l’entità scelta gestisca il totale del budget che si è deciso di mettere a profitto? La diminuzione del risk management. Facciamo un esempio pratico: se l’investimento effettuato in un solo Asset non va come sperato, si rischia di perdere il 100% del capitale, se gli Asset utilizzati fossero ad esempio cinque diversi e uno di questi fosse andato male, l’80% del capitale resterebbe illeso, anzi il denaro restante continuerebbe a produrre utili così da andare a sopperire all’ammanco del 20% perso.  Ad oggi esistono diverse aziende e istituti certificati e con Licenze che permettono all’investitore di sottoscrivere piani a rischio calcolato e diversificato su vari Asset. Una volta presa l’importante decisione di mettere a frutto del denaro, l’informazione e la ricerca seguite da un’accurata valutazione è alla base di un buon risultato. Per saperne di più clicca il pulsante qui sotto

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COSA NON SAI MA DOVRESTI SAPERE SUL DENARO

Se tutti sapessero la verità sulle basi della circolazione del denaro nell’economia bancaria mondiale, scoppierebbe una Rivoluzione domani. Banche Centrali e Riserve Federali Noi spendiamo quotidianamente del denaro: andiamo al supermercato, facciamo rifornimento all’auto, compriamo vestiti, facciamo regali, ma sappiamo veramente da dove viene prodotto e come circola all’interno del sistema bancario mondiale? Purtroppo in pochissimi lo sanno, perché se tutti lo sapessero si scatenerebbe una rivolta nell’immediato. Le banche centrali e le riserve federali sono gli enti che hanno il compito di emettere moneta circolante cartacea, viene cioè letteralmente stampata, mentre le banche commerciali, ossia quelle di uso abituale, detengono il 95% del denaro circolante a schermo. Logica del Debito Nella praticità del discorso, presupponiamo che un neo correntista depositi del denaro sul suo conto bancario; la banca a questo punto non ne versa il 100% ma ne trattiene solo il 10% prestandone il 90% ad un’altra banca ad interessi più alti dimostrando visivamente tuttavia a computer la totalità del capitale versato al suo correntista. Ha in sostanza appena creato dell’altro denaro. Il cliente pensa che il suo capitale sia al sicuro, ma non sa che solo una parte è effettivamente detenuta dalla banca, perché la restante è stata prestata al fine di creare profitto al suo istituto di credito. Ma ciò che permette alle banche di arricchirsi principalmente è il DEBITO. Ogni qual volta una banca eroga un prestito, simultaneamente crea un corrispondente deposito nel conto corrente di colui che ha ricevuto il prestito, creando in tal modo nuova moneta. So che può sembrare strana come affermazione ma è proprio così. Le banche non hanno bisogno di nuove riserve, di ricevere nuovi depositi, per poter erogare nuovi prestiti e quindi creare nuova moneta. Attraverso la semplice erogazione del credito, creano allo stesso tempo nuovi depositi (viceversa i clienti, con il pagamento dei prestiti, distruggono depositi). La Beffa Le banche in sostanza non prestano in base ai depositi ricevuti, ma ne creano di nuovi. Il problema è che la creazione di questa nuova moneta non è senza rischi, né per la banca né per i clienti. Ma allora se la banca omette tutta questa trafila, perché mi propone dei piani di investimento per aumentare le mie risorse economiche? Prima di tutto parliamo del fatto che nessun istituto di credito ha interesse nel farvi guadagnare o arricchirvi tramite le possibilità di investimento che vengono proposte, anzi, tutto il contrario. I dipendenti bancari, direttore compreso, vengono ben istruiti, prima di ricoprire il loro ruolo al pubblico su come persuadere con discorsi e parole ammalianti il semplice cittadino, che in buona fede affida loro il proprio denaro, frutto di tempo e fatica. La maggior parte dei proventi del denaro affidatogli viene trattenuto dalla banca stessa come guadagno proprio e le misere percentuali riconosciute al cliente rappresentano una goccia nell’oceano.  Riserva Aurea Tutti conosciamo la banca come l’istituzione per antonomasia di preservazione del denaro, protezione e custodia, ma avete mai fatto un calcolo approssimativo sulle spese che mensilmente o annualmente vi vengono detratte per questo servizio? Probabilmente no. I suoi guadagni derivano da ogni movimento che noi richiediamo, basti guardare un semplice bonifico o prelievo. Questo sistema apparentemente anomalo fa comprendere quanto il denaro sia effimero e delicato, lo stesso vale per le leggi su cui si basa. Diversamente da oggi, fino al 1971, vigeva il Gold Standard o Riserva Aurea, ossia il valore del dollaro era subordinato ad una certa quantità di oro fisico. L’abolizione di tale approccio per opera del Presidente degli Stati Uniti d’America Nixon ha decretato l’inizio di un’Era nella quale a determinare il valore del contante siamo proprio noi e le istituzioni che lo regolano. Senza qualcuno che creda nelle banche centrali e in quella monetina di metallo che ogni giorno, quasi sovrappensiero utilizziamo, il denaro è carta straccia.  In conclusione Le informazioni riassunte qui permettono di avere un quadro ben chiaro dei pilastri dell’economia, perciò la mia domanda è: siete ancora sicuri che affidare i vostri risparmi alla banca, chiedere finanziamenti e credere di essere da questa tutelati sia un bene perché è così che vi è stato inculcato da generazioni? Non sostengo che tenere il proprio denaro “sotto al materasso” sia meglio, ma vi invito a riflettere sulle circostanze per cui a volte non è tutto oro ciò che luccica, soprattutto quando in ballo ci sono interessi che vanno molto al di là di ciò a cui il comune correntista può immaginare. E’ora di fare chiarezza su come funzionano certi meccanismi per diventare cittadini più consapevoli, cittadini più consapevoli fanno scelte ragionate, scelte ragionate creano futuri più prosperi.  per saperne di più clicca il pulsante qui sotto

COSA NON SAI MA DOVRESTI SAPERE SUL DENARO Leggi tutto »